Tunisia
Maggio 1990
La Tunisia è relativamente piccola ma varia. Si va dagli immensi uliveti del nord alle piccole oasi del sud, dalla stressante vivacità di Tunisi alla rilassante tranquillità delle cittadine del sud, dalle piccole città abbandonate a se stesse come Chenini e Douiret a vecchi villaggi di pescatori trasformati in gioiellini, dalla tipica architettura araba ai resti di imponenti manufatti di epoca romana come l'anfiteatro di El Djem.
E' sorprendente che le cose più belle ereditate dal passato sono frutto della necessita dell'uomo di sopravvivere in ambienti ostili o minacciati da altri popoli. Penso a Chenini costruita in cima alla montagna e perfettamente mimetizzata con essa per sfuggire alle invasioni turche o alle città costruite fuori dalle oasi per sfruttare ogni metro quadro di sabbia... fertile; penso alle abitazioni troglodite necessarie per vivere nelle pietraie infuocate o al sistema costruttivo delle ghorfas, ereditato dagli architetti romani, indispensabile per avere costruzioni in muratura in zone prive di alberi necessari all'epoca per i solai.
Ottima la cucina con la carne di agnello protagonista assoluta seguita da innumerevoli varietà di cous cous accomunati dalla bontà; buono il pane e ricca la varietà di frutta di stagione ideali per fugaci merende all'ombra di una palma nell'attesa di un mezzo di trasporto. Indimenticabile il sapore dei cappuccini fatti con latte di capra appena munto e la passione, la meticolosità, la lentezza nella preparazione dello squisito tè alla menta. Vogliamo parlare dei dolci? Meglio di no... ho già l'acquolina in bocca...
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