Douz

12 maggio 1990, sabato

Pagata la stanza 5dt in due; il bus per Tozeur parte alle 8:00, il biglietto costa 12,650dt a testa. A Kibili scendiamo tutti perché il bus deve fare rifornimento; insieme a noi ci sono due tedeschine e una guida locale di Nefta che parla bene italiano e ci spiega come funziona il turbante. a un certo punto la strada entra nel lago salato; un lunghissimo rettilineo con acqua in entrambi i lati fino a che non si arriva in una oasi a circa venti chilometri da Tozeur che a sua volta é sulla riva del lago. Camera 115 all’hotel Splendid, stile liberty con mobili dello stesso stile e della stessa età; doccia e lavabo in camera, gabinetto fuori in comune.
La città è molto bella, per quel poco che rimane in piedi; le case hanno le facciate in mattoncino, mattoncini disposti in modo tale da realizzare delle figure, per lo più geometriche, in rilievo sulle facciate stesse. Con lo stesso stile è costruita la Moschea che insieme alle altre costruzioni forma un insieme molto bello. Peccato che le case che man mano vengono ricostruite non seguano lo stesso stile.
Il palmeto è immenso, ma rispetto a quello di Gabes è meno coltivato a terra; qui le palme sono molto più fitte per cui i contadini non possono dissodare spesso il terreno per non rovinare le radici superficiali delle palme, radici che corrono orizzontalmente in superficie, e quindi pregiudicare il raccolto di datteri che qui sono di ottima qualità. Le colture a terra sono alternate ogni tre anni. L’oasi è ricca d’acqua, buona parte della quale è calda, cosa che rende l'aria umida e poco piacevole la visita. Rispetto alle altre oasi, qui ci sono tanti banani; chissà se fanno i frutti?!!
Nel pomeriggio passeggiata al Belvedere; il panorama spazia a 360° con il palmeto visto dall’alto contrapposto al lago salato visto in lontananza. Il deserto con le sue protezioni a terra per il vento completa il quadro. Queste protezioni sono fatte da una serie di staccionate parallele tra loro e disposte concentriche rispetto all'oasi e alla città, costruite con foglie di palme intrecciate, alte poco più di un metro; in caso di vento, evitano che la città e il palmeto vengano seppellite dalla sabbia.
Dalla collina del Belvedere ci sono alcune sorgenti di acqua calda; seguendo il corso di un ruscello abbiamo trovato un angolino tra le palme in cui le donne del paese vengono a farsi il bagno. Scendendo dalla collina fatta conoscenza con una bella ragazza del posto che passeggia studiando; si chiama Nadia, non veste in modo tradizionale, parla molto bene francese e inglese, simpatica, studia psicologia e sta studiando perché deve dare l'esame di ammissione all'università. Ci accompagna conversando fino a quando non incontra la sorella. Mangiato cous cous in un ristorante del posto. Sono tre giorni che becchiamo sempre locali analcolici; 7,800dt in due.

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