El Djem
5 maggio 1990, sabato
Abbiamo il treno per Sfax alle 10:13; nell'attesa facciamo un giro mattutino per il paese scoprendo un garage per asini con carretto. Colazione con un pezzo di pane a testa, 100 millesimi, e un chilo di pomodori, 0,350dt, mangiati in stazione all'ombra di un grosso albero. Da bere un bicchiere di tè alla menta in un bar vicino, 0,160dt l'uno. Pagato 13dt per la camera doppia in albergo.
Sconvolgente il numero di persone che alle 9:00 di mattina già riempie i bar o locali simili passando il tempo a giocare a carte o a domino o a guardare gli altri che giocano o a vegetare completamente inattivi; molti di questi sono in età lavorativa!
Giornata molto bella con sole accecante; il treno ha 40’ di ritardo. Il biglietto di prima classe costa 2,360dt; il viaggio dura 50’.
Trovato posto all'hotel Le Colissee, a metà strada tra la stazione e la Medina. Stanza n°703, 7° piano, servizi in camera, abbastanza pulito. Siamo venuti qui per i souk e i laboratori artigiani di fabbri e tintori che dovrebbero offrire scene d'altri tempi e per il porto pescherecci che conta circa 1500 barche a vela con uno scenario simile a quello di Mazara del Vallo; dei primi neanche l'ombra, del secondo abbiamo saputo che è 10 chilometri più a sud. Cerchiamo la stazione dei bus per Gabes e la troviamo alla fine di Ave Bourguiba grazie alla informazione dataci da un ragazzo e che ci è costato due dinari perché questo ragazzo ci ha voluto accompagnare a tutti i costi sul posto. Le partenze sono alle 6:30, 7:30 e 9:30.
Sono le 21:00, passeggiamo un po’ per il centro, c’è poca gente, poi cena in albergo con costolette di agnello alla brace e patate fritte; ottimo e abbondante.